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BLOG DI UNA RISURREZIONE

IL PRIMO VERO AMORE NON SI SCORDA MAI...
 

Questa sezione nasce in virtù di una mia grandissima passione verso qualcosa che mi ha regalato alcuni dei ricordi più belli della mia esistenza:
AMIGA, ossia "Advanced Multitasking Integrated Graphics Architecture".
Si tratta ormai di ricordi appunto perchè purtroppo, Amiga è qualcosa che, a meno di un miracolo, non ritornerà mai più ai fasti di un tempo.
Sopravvive solo grazie a pochissimi, che lo fanno per passione e immensa nostalgia.
Non mi voglio dilungare sulla storia di questo glorioso mondo, quanto piuttosto sulle emozioni che mi ha dato in quel magico decennio.
Per cenni storici e caratteristiche più dettagliate sui computer Amiga è sufficiente usare un qualsiasi motore di ricerca.
Troverete di tutto di più, a dimostrazione dell'importanza storica che questo computer ha avuto nel panorama informatico mondiale tra la metà degli anni ottanta e i primi anni novanta, quando difatti avvenne il fallimento della sciagurata Commodore.
Nonostante questo evento infausto, AMIGA fu una vera rivoluzione.

Per me, dimenticare le emozioni provate con questo computer è impossibile.
Pomeriggi interi, notti insonni, giocando alle avventure della Lucasfilm, cercando di portare a termine le avventure di Indiana Jones, Guybrush Threepwood, arrivando quasi ad immedesimarmi nell'eroe di turno...
Gli incredibili tornei a Kick Off 2, Goal, organizzati con tanto di coppe e medaglie.
Joystick demoliti, gol impossibili, dischetti che volavano via dal 4° piano per la gioia del vicino.
Le interminabili stagioni calcistiche a The Manager, le missioni di Syndicate, per non parlare di Another world, Flashback...
Potrei continuare all'infinito, una sfilza di gloriosi titoli che è inutile elencare... chiunque abbia avuto AMIGA sa di cosa parlo.

Tutto ebbe inizio con il mio primo A500, regalatomi dai miei genitori nel 1989: 770.000 lire più altre 50.000 lire per il modulatore A520.
Per 75.000 lire qualche mese dopo acquistai l'espansione di memoria A501 da 512k che portava l'AMIGA 500 ad 1 Mb di ram.
I dischetti crescevano sempre più, i contenitori faticavano a contenerli...

Poco dopo la sua uscita, acquistai l'A1200 ma vendendo l'A500.
In parte ignaro di ciò che stava per accadere, nel 1994 invece arriva l'incredibile notizia del fallimento Commodore.
Un'autentica mazzata per tutto il mondo amighista e non.
Ma AMIGA continuava ad andare avanti ed io ci credevo ancora. Non poteva certo finire così!
Compravo il mio primo hard disk: un 2,5" Caviar Lite della Western Digital da 210 MB, ritirato da uno store per la modica somma di 569.000 lire... I miei risparmi se ne erano andati tutti...
Grazie a quel piccolo aggeggio che guardavo incuriosito, vedevo che i giochi che si potevano installare volavano letteralmente.
Niente più cambi di dischetti, tempi di attesa o altro. E intanto scoprivo la meravigliosa leggerezza di Amiga OS, la sua stabilità, il suo essere semplice ed incredibilmente intuitivo. Un sistema operativo che offriva già a quei tempi un collaudato multitasking!!
Basti pensare che questo OS era contenuto nello spazio di appena 6 floppy da 880kb ciascuno.
E tuttora si riescono a fare operazioni di uso quotidiano!

Poi il piccolo Caviar mi abbandonò inspiegabilmente: la testina faceva i capricci. Quel maledetto rumore di inceppamento... Defunto.
Così venivo a conoscenza che era possibile installare hard disk da 3,5". Con opportune modifiche un Seagate da 810 MB trovava spazio all'interno del guscio. I giochi continuavano ad uscire regolarmente, bei titoli, ma c'era la sensazione che tutto stava andando a finire.
Nonostante ciò, trovo di seconda mano una scheda acceleratrice. Per 550.000 acquistai una M-Tec equipaggiata con 4 MB di ram, processore Motorola 68030 a 28 mhz e co-processore matematico 68882 a 28 mhz, che innalzai tramite quarzetto a 33 mhz.
Il mio primo overclock... che roba! Fu un vero affare considerando che quelle schede costavano almeno il doppio all'epoca.

Era anche arrivata l'era dei cd-rom e così decisi che anche il mio fido A1200 doveva averne uno... Cavi di qua, cavi di là, alimentatori modificati, schemi a destra e sinistra, mi ritrovavo con un'A1200 da sogno all'epoca.
Ogni giorno un nuovo programma, una nuova utility da verificare, qualcosa da implementare nell'OS per ottimizzarlo: devices, libraries, un nuovo comando...
Intanto la Phase V si faceva sotto con un mare di novità. Sembrava dovesse arrivare la tanto agognata rinascita da un momento all'altro. Colsi subito una delle novità di quel momento: Blizzard 1240 T/ERC.
Una scheda acceleratrice con processore 68040 a ben 40 mhz, FPU e MMU integrati.
Un processore fino ad allora appannaggio del costosissimo Amiga 4000. Per chiudere l'opera acquistai una simm da ben 16 MB e non ancora contento feci la pazzia delle pazzie: il tower Infinitiv della Micronik.
Towerizzarlo fu una piccola impresa, ma alla fine il risultato fu grandioso. L'A1200 finalmente assumeva un aspetto "trendy" e molto più professionale.
Oltre un milione delle vecchie lire volò via. Compensai in parte vendendo la M-Tec ad un buon prezzo, ma restava pur sempre una cifra elevata nonché folle!!

Poco dopo la Blizzard 1260 faceva la sua comparsa nel mercato e successivamente arrivarono i tanto attesi PowerPC, scelta pagata carissima da AMIGA come ha dimostrato il tempo. Tuttavia dopo quell'ultimo esborso non me la sentivo di fare altre follie.
Nel mentre i PC avevano ormai preso il sopravvento, il software per Amiga iniziava a scarseggiare sempre più. Tutto ormai si muoveva in stile "underground". Fantomatiche notizie di rinascita, acquisizioni e fallimenti si susseguivano uno dopo l'altro.. Escom, Gateway, c'era ben poco da fare, il destino di AMIGA era irrimediabilmente segnato...
Fino ad arrivare alla guerra odierna per il marchio che sta bloccando anche quel poco che resta: ossia noi utenti che attendiamo qualcosa di nuovo e veramente concreto da ormai 15 anni.

Tornando alla mia avventura con AMIGA, per necessità fui costretto ad abbandonare "la mia creatura" a favore di un odiatissimo PC.
Correva l'anno 1999.
Molto a malincuore decisi di svendere tutto: Blizzard 1240, simm, hard disk, lettore cd.
Restai così con la sola motherboard del'A1200 montata nel tower, che ben presto finirono nel soppalco del garage.
Così quasi 8 anni dopo, mentre mi trovavo in garage, ho notato il mio vecchio A1200 messo in un cantuccio. L'ho osservato alcuni secondi...
E immediatamente un'idea grandiosa mi è balenata in testa: perché non realizzare nuovamente un sistema Amiga?
Perché non utilizzare il mio A1200 per espanderlo al massimo possibile e renderlo perciò pienamente operativo ed efficiente sotto ogni profilo?
Vedere il workbench su un LCD, collegarsi ad internet tramite router, stampare, masterizzare, scrivere e perchè no?!
Anche qualche partita a qualche vecchio gioco!

L'impresa si presenta non certo di facile realizzazione in quanto si presentano alcuni ostacoli quasi insormontabili da superare: la difficoltà nel trovare schede ormai fuori produzione da anni e i costi un po' scellerati (quasi da collezionisti) di quel raro materiale che ogni tanto si riesce a trovare. Ma non mi arrendo, mi piacciono le sfide!

Allo stato attuale, dispongo solo dei "resti" di quello che all'epoca era un discreto sistema Amiga.
Le foto che vedete qui sotto mostrano esattamente ciò che mi è rimasto, dopo la bellezza di oltre 8 anni...
Il mio punto di partenza per così dire! Queste pagine saranno una specie di diario e spero che ci saranno tante novità!

 

Eccolo!!

Il mio A1200 nel suo tower Infinitiv Micronik in tutto il suo splendore!!

Un primo piano..

Vista laterale

Nonostante 9 anni il tower si presenta in condizioni buone...

Vista posteriore

Nota dolente...

Ci sarà un po' di lavoro da fare...

...pazienza...

In previsione di installare un OS 3.5/3.9 mi toccherà sostituire anche le roms originali con altre in versione 3.1

La carta d'identità della mia motherboard

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